Questo è un passaggio interessante della compensazione che ti porta a una apnea molto più rilassata e consapevole.
Diciamo che la strada da percorrere è ardua ma con l’ausilio di strumenti come l’Otovent o il nuovo EQ-tool il lavoro quotidiano se possibile e costante nel tempo darà i suoi frutti.
Quindi il primo passaggio è quello di avere uno di questi due strumenti uno più economico “Otovent” ed un altro molto più tecnologico “EQ-tool” che ti permette grazie ad un App di monitorare e osservare l’evoluzione dei tuoi miglioramenti.
In questo paragrafo non parlerò di Anatomia della compensazione che ormai dovrebbe essere ben nota e acquisita, ma parlerò degli esercizi e della sequenza da praticare per passare quindi dalla compensazione Frenzel normale a quella evoluta.
Iniziamo a far capire la differenza tra le due tecniche compensatorie, la prima quella tradizionale e fatta da una compensazione con il suono del “click” mentre l’altra no.
In entrambe, quando andiamo giù, la volumetria dell’aria diminuisce dovuto all’aumento della pressione dell’acqua (legge di Boyle), quindi nella tradizionale le tube si chiudono e noi le riapriamo creando di nuovo pressione con la lingua, mentre in quella evoluta noi facciamo una pressione costante con la lingua e non permettiamo alle tube di eustacchio di chiudersi e quindi non sentendo più il fatidico click-click-click.
Quindi nel Frenzel normale si avrà una pressione ON-OFF: si trasla l’aria tra la lingua e il palato (N), si crea pressione “pronunciando la lettera T”, si aprono le Tube, si scende, le volumetrie di aria diminuiscono , le Tube si richiudono, creiamo di nuovo pressione con la lingua e le Tube si riaprono, e questa azione si ripete per un tot di volte fino a quando riusciamo a finire l’aria caricata… quindi si fanno una serie di movimenti per conseguire la compensazione tradizionale e andare in profondità.
Nel Frenzel avanzato invece manteniamo una pressione costante: dopo aver fatto il carico N (traslato l’aria dai polmoni alla bocca) si inizia a schiacciare la lingua verso l’alto e verso dietro in un modo costante, fluido, seguendo la diminuzione della volumetria dell’aria, mantenendo una leggera pressione costante che fa aprire le tube e le mantiene aperte, fino a che l’aria è finita e la lingua è completamente attaccata al palato.
I passaggi sono tanti ma fondamentali.
Iniziamo col dire che dobbiamo praticare gli esercizi per rafforzare le connessioni con la nostra parte celebrale e la parte anatomica della compensazione (Glottide-Lingua-Palato molle).
In primis dobbiamo lavorare sui blocchi lingua e iniziare a focalizzare le posizioni della lingua nel blocco ”T”- “KA” – ”J”
Adesso che abbiamo acquisito questa consapevolezza praticando gli esercizi possiamo passare al passaggio successivo di una pressione costante con la lingua passando dal blocco T alla Ka e per finire alla J che di conseguenza ti porta ad avere le tube di Eustacchio sempre aperte e quindi alla quasi eliminazione del famoso “click” che sentiamo nella compensazione normale.
Si è abituati al click e vedere il cavo scorrere ti da la conferma che vai giù ma poi quando inizi a passare a questa tecnica vedi scorrere il cavo e ad avere un dubbio…. Sto compensando!!! Sto facendo la cosa giusta!!! tra un pò sentirò dolore e devo ritornare su per il dolore, ma arrivi al piattello se hai traslato l’aria dai polmoni alla bocca ed hai fatto un buon carico “N” al momento giusto ed è andato tutto bene.
Ti consiglio le prime volte di andarci piano ed iniziare a percepire le tube che si aprono e che si socchiudono al diminuire della pressione e alla pressione che eserciti con la lingua facendo i passaggi dalla T alla J.
Spero che questo articolo ti sia utile a conseguire l’obiettivo. Se hai qualche domanda o necessiti di qualche chiarimento non esitare a scrivere.